Soffia il foehn, volano ansia e nervosismo

martedì 28 febbraio 2012

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Biometeorologia del fohen

Il foehn in Valpadana si presenta spesso durante tutto l’anno, sebbene sia maggiormente presente nella stagione primaverile, specie in Piemonte e Lombardia, meno nel Veneto. Il foehn è un vento mite e tiepido, anche durante la stagione invernale, molto secco, accompagnato da grande trasparenza dell'aria, da cielo limpidissimo e sereno, umidità relativa molto bassa. Tutte condizioni che favoriscono una grande evaporazione, con conseguente pericolo di disidratazione dell'organismo, ed anche una forte ionizzazione negativa dell'aria con notevole potenziale elettrico, che provoca scariche di energia elettrostatica a livello cutaneo, specie se si indossano indumenti in materiale sintetico.

Questo vento salendo lungo i pendii delle catena alpina, si condensa e scarica in pioggia o neve tutto il suo contenuto in vapore acqueo nel versante sopravento, per cui, quando inizia la massa d'aria inizia sua discesa sul versante opposto, si riscalda per compressione e diventa molto secca, a volte con percentuale di umidità relativa perfino al di sotto del 10%.

Disturbi causati dal Foehn

La sintomatologia caratteristica del foehn si evidenzia con:
  • spossatezza generale con notevole astenia neuro-o-muscolare;
  • caduta dei valori pressori, nei soggetti non ipertesi, in modo particolare nei valori massimi;
  • poliuria, pollachiuria e disuria;
  • aumento dello stato di ansia e di tensione nervosa, con a volte attacchi d'ansia generalizzati fino a veri e propri "attacchi di panico";
  • precordialgie, palpitazioni, cardiopalmo, sensazione di ”respiro corto”, in modo particolare nei soggetti ansiosi;
  • nevralgie diffuse, mialgie, tendinopatie, specie a livello del rachide cervicale e lombo- sacrale;
  • sintomatologia dolorosa a livello gastrico o colecistico, nonché del colon con riacutizzazione delle visceropatie spastiche di natura recidivante;
  • diminuzione anche notevole dei poteri di attenzione e di concentrazione ed in generale delle difese dell'organismo di fronte ai vari agenti morbosi;
  • peggioramento delle sindromi depressive, in modo particolare quelle endogene con conseguente aumento dei casi di suicidio;
  • aumento delle sindromi vasculopatiche cerebrali con pericolo di trombosi od ictus;
  • aumento significativo degli episodi di angina, specie di tipo instabile;
  • aumento degli infarti miocardici e della morte improvvisa cardiaca;
  • aumento significativo del numero degli incidenti stradali e sul lavoro;
  • disidratazione spiccata negli anziani e nei neonati, con pelle secca e calda ed episodi febbrili di una certa gravità. 
Prevenzione

La prevenzione si attua con tutti i mezzi a disposizione.

In modo particolare al primo avviso di foehn iniziare a bere molta acqua, proprio per evitare la disidratazione, oppure, in alternativa, succhi di frutta, bibite non alcoliche, infusi di camomilla o di tiglio.

I diabetici cerchino in tutti i modi di evitare bibite zuccherine.

I nefropatici devono comunque bere molta acqua, ma a piccoli sorsi.

Evitare invece l’uso del caffè o del thè, per il fatto che possono provocare insonnia nei soggetti sensibili, già in stato di preallarme per il vento troppo secco.

Evitare l’uso di indumenti a base di fibre acriliche oppure di nylon, per non accumulare, a livello dell’epidermide, energia elettrostatica, che poi si scarica al buio in belle scintille blu, quando si tolgono gli indumenti.

L’accumulo sulla pelle di energia elettrostatica disturba il sistema neurovegetativo con accelerazione dei battiti cardiaci, sensazione di “respiro corto”, testa pesante, ansia ingravescente e spesso insonnia o risvegli frequenti.
a cura del Dott. V. Condemi e del Prof. A. Brugnoli

Fitomelatonina: la melatonina vegetale estratta dalle piante alpine

mercoledì 1 febbraio 2012

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"Per stare bene con la mente  bisogna stare bene con il corpo.
Per stare bene con il corpo bisogna stare bene con la mente."

La melatonina è un ormone, derivato della serotonina, secreto dalla ghiandola pineale. La ghiandola pineale è una piccola ghiandola delle dimensioni di un pisello posta alla base del cervello. Questa ghiandola, fonte di curiosità sin da epoche remote, è stata considerata dai greci sede dell'anima. Per sillogismo potremmo immaginare che l'essenza stessa dell'anima sia formata dalla melatonina. Nella vita stressata di quest'epoca appare una chimera il desiderio di vivere in serenità la routine, creando un'armonia tra mente e corpo. E' importante affrontare la giornata freschi e riposati, dopo aver trascorso una notte sognando a colori e ritrovarsi al mattino una pelle liscia e giovane. Tutto questo grazie alla giusta presenza di Melatonina. L'identificazione della Melatonina avvenne nel 1958 e diede la prima prova del ruolo essenziale della ghiandola pineale. La Melatonina è una sostanza ubiquitaria nel mondo animale. L'interesse sulla Melatonina e sulle sue funzioni fisiologiche si è esteso dagli animali alle piante con dimostrazione della sua presenza anche in specie vegetali di interesse alimentare e medicinale. La funzione della Melatonina è legata in modo significativo al ritmo "circadiano".

Effetti benefici:
Sincronizzazione secrezione ormonale
Effetti antiossidanti
Effetti nella neuroimmunomodulazione
Effetti nelle malattie degenerative
Effetti sull'aggregazione piastrinica
Effetti sulla sindrome da jet lag
Effetti dermatologici cosmetici

Azione antiossidante
Tale azione viene svolta contro i radicali liberi e l'ossidazione cellulare. I radicali liberi, molecole estremamente reattive, di esistenza fugace, ma in grado di produrre evidenti danni cellulari. La Melatonina costiuisce uno "spazzino" altamente efficace. Essa è in grado di donare elettroni ed è in grado di detossificare i radicali liberi presenti nell'organismo. Studi in vivo hanno mostrato l'efficacia della Melatonina nel prevenire i danni al DNA risultanti dall'esposizione di animali a sostanze cancerogene e radiazioni ionizzanti. La Melatonina è in grado di svolgere la sua funzione antiossidante anche in tutti i compartimenti intracellulari, questo grazie alla sua natura lipofila che le permette di attraversare tutte le barriere biologiche e di diffondersi all'interno della cellula.

Regolazione dei cicli
La Melatonina svolge un ruolo chiave come Cronometro Biologico della Secrezione Ormonale. Il ritmo naturale della secrezione ormonale viene definito ritmo circardiano. Il corpo umano possiede una sorta di orologio interno che scandisce i tempi della secrezione dei vari ormoni preposti alla regolazione delle funzioni organiche. La Melatonina non agisce solo sul ciclo giorno/notte, ma controlla tutta l'ampia gamma dei ritmi comportamentali e fisiologici, come ad esempio la fame e la sete, la variazione della pressione arteriosa, la variazione della temperatura corporea, etc. I ritmi influenzati possono essere di lunga durata: mensile, stagionale, annuale.

Melatonina e vegetali
Si è osservato che le piante alpine presentano una elevata resistenza agli agenti tossici (metalli assorbiti da terreni contaminati). Questa caratteristica può essere legata ad elevati livelli di Melatonina. Questo anche in relazione al fatto che le piante di alta montagna sono maggiormente esposte agli stress ossidativi e alle radiazioni UV. Le piante grazie ai fotorecettori presenti nelle foglie sono in grado di riconoscere il buio ed inviare questa informazione al meristema apicale. L'arrivo del segnale provoca una modifica dell'espressione genetica con contemporanea sincronizzazione dei cicli cellulari dell'apice. La Melatonina è presente nei tessuti vegetali, in particolare nelle ore notturne. Essa regola i processi che necessitano di informazioni temporali e che risentono della durata della notte. Esempi di questi processi sono l’induzione fotoperiodica florale, i movimenti delle foglie, fenomeni di crescita della pianta. La Melatonina svolge anche nelle piante una azione antiossidante. Viste le molteplici funzioni della Melatonina vegetale acquista interesse la relazione tra Melatonina e consumo alimentare di piante ricche di Melatonina. Questo può determinare una azione di immunomodulazione naturale di tipo esogeno, ed inoltre assicura una protezione dai danni ossidativi. Da quanto esposto la Melatonina può essere equiparata alla Melat Da quanto esposto la Melatonina può essere equiparata alla Melatonina vegetale anche nota come Fitomelatonina.

Azioni dermatologiche della fitomelatonina
Per la sua azione antiossidante la Fitomelatonina può essere utilizzata nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo. E’ infatti noto che in tale processo i radicali liberi rivestono un ruolo di primaria importanza. La Fitomelatonina combatte molto efficacemente i Radicali liberi. Per svolgere questa funzione antiossidante la Melatonina può essere assunta sia per via sistemica, sia per via topica. L’azione topica della Fitomelatonina è dovuta al suo facile assorbimento transdermico. Studi dimostrano il suo accumulo a livello dello strato corneo ne assicura un’azione prolungata nel tempo. Quindi l’applicazione topica di prodotti a base di Fitomelatonina permette di avere un effetto a lunga durata. Ciò ne favorisce l’uso nell’ambito cosmetico. Test sperimentali in vitro hanno evidenziato la proprietà protettiva della Fitomelatonina nei confronti della radiazione UV. Test sperimentali in vivo hanno evidenziato le proprietà idratanti Fitomelatonina. Il grado di idratazione permane ancora elevato dopo 150 minuti. Studi hanno dimostrato che la Melatonina inibisce lo sviluppo dell’eritema solare in seguito all'esposizione a radiazioni UVB. Importanti risultati si sono avuti nel trattamento dermico della psoriasi e di eczemi topici. Prodotti a base di Melatonina sono utilizzati nel regolare la crescita dei capelli. Dermatologicamente assume importanza l’effetto protettivo che la Melatonina svolge sugli stress ossidativi che sono causa dell’invecchiamento e del degrado cutaneo.

Dott.ssa Francesca Ferri