Faccio sempre gli stessi errori

martedì 2 dicembre 2014

| | | 0 commenti
L’uomo sbagliato, l’amico approfittatore, il lavoro che opprime: quando ci ricaschi non combattere ma guarda dentro di te: e se quegli errori li cercassi tu?


Se un problema si ripresenta come una costante nella nostra vita, è inutile lamentarsi e prendersela con la sfortuna o con il destino cinico e baro. Anzi, la cosa migliore è agire in senso contrario ribaltando la prospettiva: siamo proprio noi, inconsapevolmente, a cercare quel problema! Possibile? Si, perché la nostra anima ci orienta sempre verso la direzione in cui è nascosta la nostra vera identità e solo incontrandola possiamo utilizzare tutte le energie interiori che fino ad oggi non abbiamo sfruttato e realizzare noi stessi. Se dunque la nostra identità si cela proprio in quello sbaglio, è lì che l’anima, inesorabilmente ci porta, fino a che non apriamo bene gli occhi… “Quando potrò finalmente essere felice?” ripetono molte persone, rinviando all'infinito il benessere. 

Se ritorna…non è per caso!
Le persone convinte di non poter essere felici fino a quando non avranno risolto “il loro problema” incontreranno continuamente casi simili, cercando “di chi è la colpa” e innescando così conflitti interminabili che avvelenano l’esistenza. Il grande psicanalista James Hillman diceva: “In un certo senso desideriamo i nostri problemi, ne siamo innamorati nella stessa misura in cui vorremmo liberarcene”. Impossibile? Eppure proprio quando sembra che le cose vadano meglio, capita che siamo proprio noi ad “andarcela a cercare”, ed ecco la ricaduta. Uno dei casi più evidenti è quello delle coppie in cui ci si lascia e ci si riprende a ripetizione: “Basta, non ce la faccio più! Lo lascio!”. Passa una settimana ed ecco la telefonata riparatrice . “So che non cambierà mai, che mi farà soffrire. Ma senza di lui non riesco a stare”. Da una parte vorresti liberartene perché ti fa soffrire, ma nello stesso tempo non puoi farne a meno, e appena si allontana lo insegui. Ma perché allora rincorriamo i problemi? La risposta è importante: perché l’anima sa che proprio lì si nasconde qualcosa di essenziale per la nostra esistenza, sa che quel problema racchiude una parte di noi che ha bisogno di essere conosciuta, che magari facciamo fatica ad accettare. Si tratta di una componente fondamentale del tuo carattere con cui hai un conflitto che chiede di essere accolta e ascoltata. Preme da dentro e orienta la vita, mandandoti continuamente in direzioni che ti appartengono, anche se ti fanno soffrire.

Dare voce al proprio sè
Numerose testimonianze di persone che soffrivano affermano che dopo aver riconosciuto “il vero nucleo del problema” che non era altro che interno a se stesse, hanno preso maggior consapevolezza di sé: “ Da quando ho capito che in amore voglio essere io quella che dipende - racconta Viola - ho smesso di cadere come una stupida tra le braccia di uomini che poi si approfittavano di me e della mia buona posizione economica. Ora so distinguere l’uomo…da un parassita!”. Quel che Viola ha compreso è che la persona con la quale il “problema ricorrente” si presenta in realtà non c’entra per niente con quel problema; la lotta è tutta fra te e un lato della tua personalità che neghi ma che ti appartiene e tu “usi” l’altra persona per mettere “in scena” il tuo conflitto! Se tutto questo è vero, vuol dire che gli ostacoli sono preziosi, che ne hai bisogno e che sei proprio tu a cercarli perché lì si celano quelle energie e capacità che aspettano solo di essere scoperte e sviluppate.

L'olio vegetale per massaggiare il bambino

martedì 18 novembre 2014

| | | 0 commenti
La sostanza più adeguata che si possa usare per massaggiare il bambino è un olio vegetale (derivante semi, frutti, noccioli, erbe), spremuto a freddo, senza profumazioni. Gli olii spremuti a freddo conservano infatti le loro proprietà benefiche (mantenendo alti livelli di vitamine e calcio che andrebbero invece perdendosi con una spremitura a caldo); cerchiamo di capire perché.

La spremitura a freddo è un metodo meccanico per estrarre olii vegetali senza trattamenti chimici e senza scaldare il frutto o l’olio che da esso si trae; è quindi un metodo che garantisce la qualità del prodotto. Mano a mano che si innalza la temperatura, invece, si verifica un peggioramento delle caratteristiche chimiche dell’olio prodotto, degradandolo e facendone perdere le qualità specifiche.

Gli olii spremuti a freddo nutrono profondamente la pelle senza coprire i pori e lasciandola quindi traspirare. Inoltre, quando sono senza l’aggiunta di profumazione, sono commestibili e ben tollerati dall'intestino e dalla pelle: questo significa non vi è nessun problema anche se il bambino, durante il massaggio, si mette in bocca una manina o ciuccia quella della mamma. Inoltre questi olii non coprono l’odore specifico della mamma o del papà, facilitando il riconoscimento nel bebè.

L’unica attenzione da porre è che, essendo vegetali e senza conservanti, questi olii irrancidiscono più velocemente rispetto a quelli minerali e contenenti petrolati: è perciò consigliabile conservarli in luogo fresco e buio.


L’olio più consigliato per il massaggio infantile è quello di mandorle dolci, un olio ideale per tutti i tipi di pelle, anche le più sensibili, grazie alla sua azione lenitiva e sedativa che lo rende molto ben tollerato dalla cute; è un olio viscoso che si assorbe lentamente ed è ideale anche in caso di eczemi o psoriasi. È comunque possibile spaziare e sperimentare diversi olii a seconda delle necessità e dei periodi dell’anno, per esempio:

· l’olio di avocado è elasticizzante e idratante, è ideale per la pelle molto secca, non unge e si irrancidisce meno rapidamente dell’olio di mandorle dolci

· l’olio di nocciolo di albicocca, molto simile all’olio di mandorle dolci, ha un profumo più fruttato, è adattissimo alla cura della pelle e contiene molte vitamine, anche se è facilmente deperibile

· l’olio di jojoba ha la consistenza della cera, è molto idratante e non lascia tracce d’unto, è inoltre inodore e si conserva a lungo

· l’olio di germe di grano è ricco di vitamina E e protegge la pelle dalle aggressioni esterne, ha però un odore molto forte

· l’olio di sesamo ha un’azione riscaldante e disintossicante, favorisce la circolazione e viene usato molto nella tradizione ayurvedica

· l’olio di cocco è solido a temperatura ambiente, è inodore, fortemente idratante e molto rinfrescante.

Potete provare le differenti proprietà dei vari olii su di voi e con i vostri bimbi, scegliendo insieme quello che vi piace di più e cogliendo l’occasione per farvi un bel massaggio! Buon massaggio a tutti!

Dieci alimenti "ferrosi"

| | | 0 commenti
Quali sono gli alimenti più ricchi di ferro? E’ molto importante esserne consapevoli, per non far mancare al nostro organismo questo importante minerale. Il ferro viene assorbito attraverso la parete dello stomaco, entra nel sangue, si posiziona sull’emoglobina dei globuli rossi e poi da qui viene trasportato in tutte le cellule. I problemi derivanti dalla carenza di ferro sono molti. Infatti, se non ne assorbiamo abbastanza, le cellule non possono essere ossigenate in maniera adeguata, si infiammano e possono anche morire. Scopriamo quali sono gli alimenti che più possono aiutarci, garantendoci il giusto apporto di ferro, per evitare l’anemia.


ll fegato di manzo contiene molte proteine, una piccola frazione di carboidrati e delle dosi eccellenti di sali minerali e vitamine. E’ un prodotto dalle alte concentrazioni nutrizionali, che riesce a garantire un certo equilibrio tra i macronutrienti energetici. L’unico problema consiste nel fatto che è molto ricco di colesterolo.

Le cozze possiedono un buon contenuto di proteine ad alto valore biologico. La loro concentrazione di colesterolo è piuttosto elevata. Assicurano un apporto di acidi grassi moderato e hanno delle modeste concentrazioni di carboidrati. Non mancano i sali minerali, fra i quali è particolarmente abbondante il sodio.

I semi di zucca da mangiare sono quelli al naturale, non tostati e non salati. Sono perfetti per uno snack nutriente e veloce oppure possono essere aggiunti alle insalate. Se vengono macinati, possono essere anche consumati insieme alle verdure, ai cereali o ai legumi.

Le uova sono ricche di ferro, fosforo e calcio, sali minerali che si trovano soprattutto nel tuorlo. Ben rappresentata è la categoria delle vitamine, in particolare quelle del gruppo B. Nel tuorlo si ha un’alta concentrazione di carotenoidi. Inoltre le uova contengono la vitamina D, fondamentale per la crescita e la salute delle ossa.

I pistacchi, come tutta la frutta secca, sono capaci di favorire l’abbassamento del colesterolo nel sangue, riducendo il rischio delle malattie cardiovascolari. Questi vegetali sono ricchi di vitamina A, di ferro e di fosforo e costituiscono un cibo molto indicato come ricostituente del sistema nervoso. Attraverso i pistacchi l’organismo è in grado di rafforzare le difese nei confronti dell’azione dei radicali liberi.

La carne di cavallo, che dal punto di vista nutrizionale, si distingue per la sua magrezza. E’ consigliata agli sportivi, ai bambini in crescita, alle donne in gravidanza. Il ferro contenuto nella carne di cavallo risulta altamente bio-disponibile e può essere assorbito in percentuale maggiore rispetto a quello contenuto nei vegetali.

I legumi offrono incredibili benefici alla salute: possono abbassare il livello di colesterolo e riducono il rischio di diversi tipi di tumori. Specialmente se consumati insieme ai cereali, riescono a fornire all’organismo delle proteine complete, costituite da aminoacidi essenziali. Inoltre apportano all'organismo molte fibre, che costituiscono un ottimo rimedio contro la stitichezza. I legumi, introdotti nell’alimentazione, sono anche utili per dimagrire.

Il cioccolato fondente ha potere antiossidante, perché contiene concentrazioni elevate di composti polifenolici. Inoltre è ricco di minerali, soprattutto di ferro, di magnesio e di potassio, ha molti effetti benefici sul sistema cardiocircolatorio e svolge una vera e propria azione antidepressiva. Ecco altri motivi per mangiare cioccolato.

L’amaranto è in natura privo di glutine, presenta un profilo completo per quanto riguarda il contenuto di aminoacidi, è ricco di calcio e contiene elevate quantità, oltre che di ferro, anche di fosforo e di magnesio. Molto elevato anche il suo contenuto di fibra. Può essere considerato un alimento altamente digeribile.

L’avena è un ottimo alimento lassativo. La sua assunzione viene consigliata soprattutto nei casi di depressione e di debilitazione, di insonnia e di nervosismo. Grazie alla presenza di molte vitamine del gruppo B e di sali minerali, può essere considerato un alimento energizzante, consigliato anche per chi è in convalescenza.

Topinanbur, una panacea per bile e fegato

giovedì 13 novembre 2014

| | | 0 commenti
Questa gustosa radice, ottima cruda o cotta, è ricca di silicio e ripara i tessuti epatici; ma il topinambour rinnova anche midollo, pelle e capelli… Novembre è il mese ideale per gustare il topinambur,una radice bulbosa perenne che da qualche decennio gode del giusto riconoscimento, non solo in cucina ma anche nell'alimentazione naturale. Grazie al suo sapore particolare (è simile al carciofo) e alla sua peculiare consistenza, si adatta infatti a varie preparazioni: dal purè al pinzimonio, dal flan alle vellutate.


Oggi, però, è stato anche appurato che la radice di topinambur è un vero e proprio concentrato di elementi nutritivi indispensabili al buon funzionamento del nostro organismo soprattutto durante la stagione fredda. 

Combatte l’astenia ma non ingrassa

Il topinambur è un alimento molto energetico, ricco di vitamina A e C e di albumine, indicato per chi è stanco, spossato o appesantito da un’alimentazione troppo raffinata e calorica. In particolare è un toccasana per le persone inappetenti, asteniche, e per chi segue un regime alimentare leggero ed energetico, con problematiche digestive ed epatiche. Ha pochissime calorie (solo 30 kcal per 100 g di prodotto), quindi è consigliato nelle diete: sazia, dà energia e non ingrassa.

Il topinambur è anche un buon integratore alimentare per le donne che hanno appena partorito perché apporta sostanze che favoriscono l’allattamento. A differenza della patata è un ortaggio adatto anche ai diabetici perché non contiene amido ma inulina (come il carciofo e la cicoria), un carboidrato che quando viene digerito non sviluppa glucosio.

Buon disinfettante intestinale, è indicato anche in caso di stipsi e di digestione difficile.

Il topinambur è più facilmente digeribile e tollerato rispetto alla patata (sebbene sia molto simile nella sua composizione), in quando non appartiene alla famiglia delle Solanacee (come invece patata, peperone, melanzana e pomodoro, tutte piante che contengono solanina, una sostanza che può favorire stati infiammatori).

Disintossica l’apparato digerente

La vera novità emersa dagli ultimi studi di settore è che il topinambur è un alimento che possiede una potente azione disintossicante sul fegato. Ciò dipende dal fatto che è molto ricco di silicio (8%), una sostanza che ha un ruolo fondamentale nei processi di disintossicazione dell’organismo perché elimina i residui tossici. Il silicio è anche un potente rimineralizzante del tessuto connettivo e protegge la salute di capelli e unghie; se questi sono fragili significa che l’organismo richiede un apporto maggiore di silicio. Se non si rimedia a questa carenza potrebbe poi seguire una demineralizzazione ossea. Il silicio inoltre favorisce l’assimilazione del fosforo. Ottimo preso in gravidanza e negli stati in cui c’è carenza di questi elementi. Anche nei casi di aterosclerosi il silicio rende le arterie più elastiche e favorisce un’azione preventiva nei confronti dei disturbi del sistema circolatorio.
- from: Riza -

Fumigazioni di Rosa Mystica: note di cuore nell’aria.

lunedì 6 ottobre 2014

| | | 0 commenti
Rosa Mystica è una famosa ricetta mediorientale utilizzata per le fumigazioni. Si dice che provenga dalla sapienza Sufi. Il segreto risiede nel profumo della Rosa damascena che per i Sufi rappresentava l’amore per Dio, ma anche l’unione mistica con il divino. Il profumo si disperde facilmente, ma, uniti a resine, i petali di rosa possono essere utilizzati per preparare miscele per fumigazioni. La rosa è stata sempre associata all’amore e al cuore, e non solo in ambito islamico. Basti pensare alla Visione della rosa raccontata da Dante quando in Paradiso giunge al cospetto dei Beati, prossimi a Dio. In India, si ritiene che le note della rosa rafforzino il chakra del cuore e leniscano le ferite affettive.


Ecco la ricetta:

Occorrono incenso (3 parti), mirra (2 parti), storace (1 parte), ladano (2 parti), petali di rosa (mezza parte) e sandaracca (mezza parte). Si tratta di sostanze vegetali ben note agli esperti arabi e mesopotamici (le vediamo qui sotto).

Una volta reperiti, gli ingredienti si pestano in un mortaio ma solo alla fine si aggiungono i petali di rosa. Non resta poi che mescolare bene. E poi? Poi abbiamo bisogno di un carboncino da ardere e di un incensiere riempito di sabbia. Si accende il carboncino tenuto con una pinzetta e lo si ripone sulla sabbia. Quando smette di crepitare ed è completamente acceso si ripone la miscela nella cavità del carboncino.

Alcune note sugli altri ingredienti della Rosa Mystica.

- L’incenso è la resina di Boswellia, pianta del deserto. Si associa alla sfera maschile ed è usato tradizionalmente anche a scopo curativo.
- La mirra, ben conosciuta dagli antichi Egizi, è la resina dall’albero Commiphora. Associata al principio femminile, per gli egizi era la lacrima del Dio Horus. Si utilizzava per calmare i malati. 
- Lo storace si ottiene riscaldando la corteccia di una pianta (Liquidambar orientalis), diffusa da sempre in Asia minore ed Egitto. Il profumo ha proprietà calmanti, ma anche seducenti.
- Il ladano è la resina di un arbusto, il Cistus creticus. In antichità il suo aroma era molto ricercato e il ladano si importava da Creta. 
- La sandaracca è la resina di un albero diffuso soprattutto sulla costa meridionale del Mediterraneo (Tetraclinis articulata). Effonde note balsamiche, un po’ fruttate.

10 rimedi naturali per la forfora

martedì 23 settembre 2014

| | | 0 commenti
La forfora può rappresentare un problema antiestetico ed allo stesso tempo fastidioso, in grado di provocare sensazioni spiacevoli a livello del cuoio capelluto, come prurito e bruciore. I tanto pubblicizzati shampoo antiforfora spesso contengono sostanze attive adatte a contrastarla presenti soltanto in piccola quantità. Per tale motivo possono rivelarsi inefficaci. Nel caso non siate ancora riusciti a risolvere il problema della forfora, provate ad utilizzare con costanza uno o più dei seguenti rimedi naturali.


Aceto

Uno dei rimedi casalinghi da poter utilizzare contro la forfora è rappresentato dall'aceto di vino bianco o dall'aceto di mele. Alcune gocce di aceto possono essere diluite in acqua tiepida ed utilizzate per massaggiare il cuoio capelluto prima dello shampoo. E' inoltre possibile realizzare nello stesso modo un impacco da lasciare agire per tutta la notte, avvolgendo la testa in un asciugamano caldo prima di andare a dormire.

Olio di semi di lino

Un altro rimedio naturale considerato efficace per combattere la forfora è rappresentato dall'olio di semi di lino. Il suo utilizzo costante, in poche gocce, da massaggiare sul cuoio capelluto prima dello shampoo, può contribuire ad alleviare e via via a diminuire il problema della forfora. L'olio di semi di lino può essere acquistato nei negozi di prodotti alimentari biologici ed è solitamente inserito nel banco frigo, in modo che le sue proprietà rimangano inalterate.

Olio d'oliva e succo di limone

Per cercare di combattere la forfora in maniera naturale è possibile provare ad utilizzare un impacco casalingo preparato utilizzando dell'olio d'oliva e del succo di limone. Il succo di limone aiuta a liberare il cuoio capelluto dalle squame secche della forfora, mentre l'olio d'oliva contribuisce alla sua idratazione ed al suo nutrimento. L'impacco deve essere applicato sul cuoio capelluto umido prima dello shampoo e deve essere lasciato agire per 30 minuti. Per la sua preparazione è sufficiente mescolare 2 cucchiai di succo di limone fresco, 2 cucchiai d'olio d'oliva e due cucchiai d'acqua.

Gel d'aloe

Per prevenire la formazione della forfora e per contrastare il prurito da essa provocato, nel caso in cui sia ormai già presente, è consigliabile provare a coccolare il cuoio capelluto massaggiando su di esso delle piccole quantità di gel d'aloe vera prima di effettuare lo shampoo, lasciandolo agire il più possibile. L'applicazione del gel d'aloe può contribuire anche a calmare il prurito comparso improvvisamente in un punto del cuoio capelluto, grazie ad una rapida ed immediata applicazione.

Olio essenziale di Tea-Tree

L'olio essenziale di Tea Tree è considerato come il più versatile tra gli oli essenziali. Per quanto riguarda la forfora, esso viene utilizzato nella formulazione di shampoo eco-biologici adatti a risolvere tale problema. L'olio essenziale di Tea Tree è considerato particolarmente efficace in caso di forfora secca ed è ritenuto in grado di risanare la cute. E' possibile provare a testarne l'efficacia diluendone due sole gocce nella quantità di shampoo normalmente utilizzata al momento del lavaggio dei capelli. Gli oli essenziali sono estratti naturali concentrati molto potenti e per questo motivo devono essere impiegati con attenzioni e in minime quantità. Il loro utilizzo è sconsigliato in presenza di ferite e forti lesioni della pelle.

Argilla verde ventilata

L'argilla verde ventilata, acquistabile in erboristeria, può essere utilizzata per effettuare un impacco antiforfora da applicare sui capelli e da lasciare agire per 30 minuti prima di passare allo shampoo. Si tratta di un impacco adatto in particolare a forfora accompagnata da capelli grassi. Chi ha i capelli secchi può pensare di sostituire l'argilla verde ventilata con dell'argilla bianca. E' consigliabile massaggiare il cuoio capelluto con una parte dell'impacco, prima di completarne l'applicazione. Esso può essere preparato mescolando l'argilla con una pari quantità d'acqua. Ad esempio, a quattro cucchiai d'argilla corrisponderanno quattro cucchiai d'acqua. E' necessario mescolare i due ingredienti fino ad ottenere un composto cremoso per facilitarne l'applicazione.

Hennè neutro

Viene comunemente chiamato hennè neutro, ma non ha nulla a che vedere dal punto di vista botanico con l'hennè vero e proprio (Lawsonia inermis) utilizzato per donare ai capelli dei riflessi ramati. L'hennè neutro, ottenuto dalla Cassia italica o dalla Cassia obovata, è una polvere priva di principi coloranti, ma ricca di proprietà benefiche per i capelli. Un impacco preparato con acqua e hennè neutro contribuisce a contrastare la forfora e funziona da ricostituente per i capelli sfibrati. Bisogna procedere mescolando la polvere di hennè con acqua calda, fino ad ottenere un composto cremoso, da applicare sui capelli umidi o asciutti, massaggiando il cuoio capelluto, e da lasciare agire per un'ora prima dello shampoo.

Ortica

Un infuso a base di ortica può essere preparato al fine di ottenere una lozione da frizionare sul cuoio capelluto per frenare la comparsa della forfora. La sua preparazione è molto semplice. E' necessario porre in infusione in 250 ml di acqua bollente un cucchiaino di fiori d'ortica essiccati, per 10-15 minuti. L'infuso deve essere filtrato e lasciato raffreddare prima di essere applicato sulla cute. A tale scopo potrebbe essere utile trasferirlo in un contenitore spray.

Barbabietola

Una lozione adatta a combattere la forfora può essere preparata a partire dalla barbabietola. La barbabietola è ritenuta un formidabile rimedio naturale contro la forfora. In proposito è possibile portare ad ebollizione fiori e radici di barbabietola in semplice acqua. Il decotto dovrà essere filtrato e lasciato raffreddare prima di essere applicato sul cuoio capelluto, massaggiandolo con delicatezza prima di passare allo shampoo.

Gel di semi di lino

Un impacco adatto a combattere la forfora può essere preparato utilizzando i semi di lino. E' necessario mettere a bagno 50 grammi di semi di lino in 250 ml d'acqua per tutta la notte. In seguito, con il loro liquido, andranno portati ad ebollizione all'interno di un pentolino fino alla formazione di una sostanza gelatinosa. Il gel di semi di lino andrà filtrato ed utilizzato come impacco antiforfora, massaggiandolo sul cuoio capelluto e lasciandolo agire per almeno 30 minuto prima dello shampoo.
- from: greenme.it -

Le dieci proprietà benefiche della menta

lunedì 22 settembre 2014

| | | 0 commenti
La menta è una pianta conosciuta sin dall'antichità per le sue svariate proprietà benefiche. Appartiene alla famiglia delle Labiate, genere Mentha, e ve ne sono di diverse specie. È composta principalmente da: acqua, fibre, proteine, molti minerali (calcio, potassio,magnesio, rame, manganese, fosforo, sodio), vitamine (del gruppo A, B, C e D), aminoacidi. Inoltre dall'olio essenziale della menta si estrae il mentolo, un alcol la cui scoperta risale a circa duemila anni fa, in Giappone, a cui si devono la maggior parte delle proprietà farmacologiche e terapeutiche della menta. L’importante, come sottolinea anche l’FDA, è non esagerare con prodotti a base di mentolo, come di altre sostanze.


I benefici della menta

Rimedio per i disturbi gastrointestinali. L’olio essenziale di menta ha attività antispasmodica, in quanto riesce a inibire la muscolatura liscia gastrointestinale, l’attività contrattile del colon, tutto ciò, secondo degli studi passati, sarebbe collegato all’influsso di calcio. Risulta utile in presenza di coliche del tratto gastrointestinale superiore, del tratto biliare, e nelle irritazioni del colon.

Anestetico. Se applicato sulle mucose e sulla pelle provoca un’iniziale vasocostrizione seguita successivamente da una vasodilatazione, in questo modo si ha un’azione anestetica locale. Questo può avvenire anche a livello gastrico, inducendo anche un’azione antiemetica.

Analgesico. Vari studi condotti sia da ricercatori tedeschi, dell’Università di Kiel, che iraniani della University of Medical Sciences di Shiraz, hanno scoperto come l’estratto di menta sia un’importante rimedio contro le cefalee e emicranie di tipo tensivo. In entrambe le ricerche gli studiosi hanno evidenziato una significativa riduzione del dolore. Per arrivare a ciò i ricercatori tedeschi hanno coinvolto dei soggetti sani, inducendo in loro episodi di emicrania e cefalee, con varie metodiche. Dopo aver generato un forte dolore alla testa gli studiosi hanno applicato sui volontari dell’olio essenziale di menta piperita registrando un miglioramento in circa il 40% di loro. I ricercatori iraniani, invece, hanno reclutato dei pazienti emicranici, in particolar modo uomini; anche in questo caso è stato applicato sulla fronte e sulle tempie una soluzione di mentolo alleviando tutti i sintomi dell’emicrania con aura, come nausea, vomito e intolleranza alla luce e ai rumori.

Antisettico. La menta ha forti proprietà antisettiche e antiparassitiche, germicida, agendo sempre, in particolar modo, a livello gastrointestinale. Questa importante azione antisettica e antivirale sembrerebbe sia dovuta al suo contenuto di polifenoli.

Calcoli. Alcuni studi hanno evidenziato una possibile capacità nella dissoluzione di calcoli nella cistifellea. Al momento sono ancora poche le ricerche che sottolineano quest’attività.


Attività decongestionante e balsamica. La menta ha un’azione rinfrescante, decongestionante, fluidifica le secrezioni dell’apparato respiratorio. Infatti, anche nella medicina cinese e ayurvedica veniva e viene, tuttora, utilizzata contro il raffreddore, la febbre, la tosse.

Cosmetico. In cosmesi ha un’azione rinfrescante, tonica, e purificante, ecco perché viene comunemente inserito nello shampoo, nei detergenti intimi, nei pediluvi. Applicata sulla cute o sulle mucose genera una sensazione di fresco e di anestesia locale.

Azione carminativa. È fuori discussione che la menta e il suo olio essenziale, abbia un’azione carminativa: agisce rilassando lo sfintere esofageo, riducendo il volume dei gas intestinali.

Azione aromatica. La menta viene utilizzata sempre in cucina, grazie alla sua azione aromatica è molto spesso presente nei piatti della cucina italiana. Viene usata anche per la produzione di bevande, liquori e prodotti dolciari.

Depurativo. Molto utile nei casi di alito cattivo: facendo dei gargarismi con 5 mg di foglie fresche in 100 ml di acqua si ha un valido aiuto per questo problema.
- from: tantasalute.it -

10 rimedi naturali per aumentare le difese immunitarie dei bambini.

venerdì 19 settembre 2014

| | | 0 commenti
Con l’arrivo di freddo e scuola il sistema immunitario dei bambini è messo a dura prova. Meglio giocare d’anticipo e potenziare ora le difese immunitarie in modo da farli trovare preparati ad affrontare raffreddori ed influenza stagionali.

La natura è sempre incredibilmente ricca di proposte per aiutare l’organismo dei nostri piccoli in modo dolce e perfettamente in sintonia con la loro costituzione delicata e sensibile.

Ecco una serie di rimedi naturali che possiamo suggerirvi, da valutare con attenzione e il consiglio di un esperto se in presenza di situazioni particolari o patologie del bambino.

- Immagine: Lisi Martin -
1- Una buona profilassi stagionale può partire dalla somministrazione quotidiana di 20-30 gocce di estratto di ribes nero per rafforzare le difese immunitarie.

2- Particolarmente adatta per i bambini tra i 6 e i 14 anni è la prevenzione tramite echinacea, somministrata in estratto analcolico, 20-30 gocce 2-3 volte al dì, o in tavolette, 1-2 al giorno. Se trovaste solo l’estratto alcolico dovete prima far evaporare la parte alcolica, dunque porre le gocce in un cucchiaio dove prima avrete messo acqua bollente che farà evaporare l’alcool. Al posto dell’echinacea è possibile utilizzare anche l’estratto di uncaria secondo le stesse modalità. Vanno fatti cicli di un mese interrotti da una pausa di 15 giorni circa.

3- Un cucchiaino di miele al giorno come antibiotico naturale preventivo a largo spettro e un misurino di propoli al mattino a digiuno, sembrano altamente efficaci per tenere alla larga tutti gli stati influenzali e para influenzali.

4- Nello specifico, se il bambino tende ad accumulare catarro, potete prevenire con infuso di fiori di sambuco da assumere alla sera prima di coricarsi, validissimo anche per rilassare i bambini che tendono ad essere inquieti alla sera.

5- Utilizzare 1-2 gocce di olio essenziale di pino in 2 cucchiaini di olio di mandorle dolci per effettuare massaggi sulla pianta del piede e sul petto, utili per prevenire la formazione di muco. Allo stesso modo potete usare l’olio essenziale di timo anche per prevenire il mal di gola. Potete anche fare un mix di oli essenziali ad azione antisettica: eucalipto, basilico,rosmarino e ginepro da utilizzare nei bruciatori o anche versando 2 gocce di ciascun olio in una pentola di acqua bollente per fare suffumigi, prestate la massima attenzione per non farli scottare!

6- Molto utile il medicinale omeopatico Oscillococcinum, indicato per il trattamento preventivo e sintomatico dell’influenza, delle sindromi simil-influenzali e delle virosi in genere. Per un’adeguata prevenzione, si consiglia l’assunzione di un tubo dose di Oscillococcinum una volta alla settimana, nel periodo compreso tra settembre e marzo.

7- Tutti i fermenti lattici possono aiutare a contrastare le sindromi influenzali e soprattutto i sintomi legati a problemi intestinali.

8- Potete anche utilizzare la rosa canina come immunostimolante, in gemmo derivato o in tisana, come antinfiammatorio e integratore di vitamina C.: previene tutte le sintomatologie legate al cavo orale e alle alte vie aeree. Anche in estratto bastano 20 gocce da diluire in una bevanda gradita.

9- L’alimentazione deve essere varia, ricca di frutta e verdura. Potete anche aggiungere alle bevande calde o alle minestre una grattugiata di zenzero fresco. Assicurate al bambino anche una buona dose di cereali integrali e cercate di evitare più possibile gli zuccheri raffinati. Anche lo stile di vita deve essere regolare, non troppo stressante: i bambini super impegnati e che dormono poco, avranno un sistema immunitario carente.

10- Senza essere particolarmente maniaci, insegnate loro a lavarsi spesso le mani con acqua e sapone.

- from: vitadamamma.com -

Personalmente rivolgo un'attenzione particolare nell'uso degli oli essenziali; ad esempio tendo ad evitare il timo nei massaggi. Anche per i suffimigi faccio uso di oli essenziali balsamici e mucolitici, ma sempre delicati, che non siano potenzialmente in grado di produrre disturbi di alcun genere ai bambini.

Il rumore bianco: ninna nanna dolce.

giovedì 18 settembre 2014

| | | 0 commenti
Può essere creato dal phon, dal microonde o dalle onde del mare. È continuo e costante, ma soprattutto rilassa e copre i rumori spiacevoli. A cosa serve? A far dormire i bambini! Secondo alcuni studi scientifici, il cosiddetto “white noise”, ovvero “rumore bianco”, concilia il sonno ai bebè. Perché si chiama così? Semplice, per analogia alla luce bianca, che è la somma di tutti i colori dell’iride. Di conseguenza, il rumore bianco è la somma di tutte le frequenze udibili, come ad esempio quelle prodotte dall’aspirapolvere, dalla lavatrice, dal ventilatore, dal soffio del vento, dalla pioggia, ecc.

- Immagine: Bennie Parker -
Si tratta di un suono che non solo rilassa, ma che aiuta anche ad avere una maggiore concentrazione, perché copre i rumori sgradevoli, e quindi consente al cervello di non udirli più, e di avvertire solo quelli piacevoli. Infatti, il rumore bianco è ripetitivo e ritmico, e permette al cervello umano di non percepire alcun tipo di disturbo e di ignorare le frequenze troppo forti. Così, l’ascolto di questi tipi di suoni a bassa frequenza aiuta a calmare mente e corpo e attua un vero e proprio salto all'indietro. Infatti, sono utili a ricondurre la nostra memoria alla prima infanzia, perché sono rumori che non creano fastidi e distendono spirito, muscoli e mente, tant'è vero che molti bambini si addormentano ascoltando il fragore ciclico e incessante provocato dall'asciugacapelli o dall'aspirapolvere, e una volta diventati adulti, sentendolo di nuovo, il loro subconscio li rimanda a quei momenti felici. 

Per la sua cristallinità, il rumore bianco serve a coprire i frastuoni generati dall’ambiente esterno e circostante, come ad esempio quello creato dal traffico, dalle grida, ecc. Inoltre, è usato negli apparecchi acustici come terapia contro gli acufeni. 

Quindi, se avete bisogno di rilassarvi, di tenere staccare la spina dalla routine quotidiana, o semplicemente se volete far addormentare dolcemente vostro figlio, provate ad ascoltare il “cullare” di queste melodie “bianche”. Se cercate delle fonti di rumore bianco pronte all’uso, potete scaricarle gratuitamente da internet e creare un cd ad hoc: ad esempio, un sito ben fornito di diversi file mp3 è whitenoisemp3s. Vi basterà scegliere il suono che più vi piace, altrimenti in commercio, esistono anche dei cd con delle musiche apposite. Se invece siete delle mamme geek e super tech, allora, vi consigliamo di scaricare alcune app sull’iPhone o sull’iPad, come ad esempio “white noise ambiance”, creata proprio per i neonati, oppure “baby sleep”, utile soprattutto quando i bambini fanno i capricci per addormentarsi, e hanno bisogno di tranquillizzarsi. Si tratta di un'app ideata appositamente per donare relax e conforto ai più piccoli, perché li fa sentire come se fossero ancora nel grembo materno, perché la dolce oscillazione delle melodie che contiene, può servire a calmarli e a farli sentire protetti e sicuri.

Care mamme, non strabuzzate gli occhi, non penserete che questi consigli siano solo frutto della nostra fervida fantasia, vero? Potete tirare un sospiro di sollievo: a suggerire il rumore bianco come ninna nanna è un medico, o meglio un pediatra. Si chiama Harvey Karp e sostiene che il rumore bianco è lo stesso che i neonati sentono nell’utero materno, per cui metterli in condizione di ascoltare questi suoni sublimi, li aiuterà ad addormentarsi serenamente. Secondo la sua ottica, infatti, i rumori bianchi “accendono” fanno scattare una sorta di clic nel cervello dei bebè, consentendo loro di trovare tranquillità e armonia. 

Vi ricordiamo che Harvey Karp è un pediatra molto famoso in America, soprattutto per le tecniche sviluppate per lenire i bambini. Quindi, perché non provare i suoi consigli? In fondo, non fanno altro che favorire uno stretto legame tra madre e bambino: essenziale per lo sviluppo emotivo infantile. E dato che i cambiamenti ambientali possono infastidire i neonati e stressarli facilmente, l’unico modo per aiutarli a farli tornare a uno stato di armonia è attraverso il rilassamento. E allora, mamme, che cosa aspettate? Accendete phon, ventilatore, aspirapolvere o magari ascoltate un bel cd con delle musiche soavi, come quelle prodotte dalle onde del mare, magari riuscirete a trovare un po’ di relax anche voi! Provare, per credere…

- from: pianetamamma.it -

Faccio uso del rumore bianco durante le tecniche di rilassamento: risultati sorprendenti, degni davvero di nota. Doppiamente utile, in questi casi, quando il suono viene applicato con l'apparecchio che crea la risonanza sul e nel corpo. Provare per credere!!

Magnesio: proprietà benefiche.

martedì 16 settembre 2014

| | | 0 commenti
Sono molte le proprietà benefiche del magnesio e per questo è importante conoscere quali sono gli alimenti che lo contengono. Basti pensare che esso è implicato in più di 300 reazioni biochimiche che coinvolgono il nostro organismo. Il magnesio contribuisce alla funzionalità nervosa e muscolare, rafforza il sistema immunitario e il tessuto osseo, regola il battito cardiaco, la pressione del sangue e i livelli di glucosio. Inoltre è coinvolto nel metabolismo e svolge un ruolo non secondario nella sintesi delle proteine. Proprio per questo, quando se ne ha carenza, è necessario ricorrere a degli integratori, come il cloruro di magnesio.


Regolazione della digestione

L’assunzione di magnesio svolge un ruolo di primo piano nella regolazione della digestione e interviene sia nei casi di diarrea che di stipsi. Il magnesio riesce ad agire sulla muscolatura della parete intestinale, regolando il ph e alleviando le infiammazioni. Per queste sue proprietà esso è utile in caso di colite e di spasmi digestivi. Inoltre possiede un lieve effetto lassativo.

Effetti sul sistema nervoso

Il magnesio è in grado di agire anche sul sistema nervoso, aiutando nei casi di stanchezza mentale e fisica. Interviene in tutti i processi enzimatici che riguardano la produzione di energia e per questo riesce ad essere benefico nei casi di affaticamento. Riesce a calmare lo stress e tutti i sintomi fisici collegati ad esso, come i dolori allo stomaco, il colon irritabile, la tensione muscolare, il mal di testa e l’aumento del battito cardiaco. Inoltre riesce ad agire contro il nervosismo e l’ansia. Ecco perché il magnesio è indicato nel trattamento della depressione, nell’ipocondria e negli attacchi di panico.

Il minerale in questione è fondamentale anche per attivare il buonumore, visto che stimola la produzione di serotonina. Per questo motivo spesso viene raccomandato l’uso di alcuni integratori appositi. Fra questi possiamo ricordare Magnesium 375. Si tratta di un prodotto che, integrato nella nostra alimentazione, permette di calmare la tensione nervosa e gli sbalzi d’umore ed è soprattutto utile nella fase premestruale, quando l’organismo della donna è sottoposto a sbalzi ormonali che hanno ripercussioni anche sull’umore.

Utile nei dolori mestruali

Il magnesio risulta utile in caso di dolori mestruali. In particolare interviene nella sindrome premestruale, riducendo l’irritabilità e gli sbalzi d’umore. Agisce sui meccanismi biochimici che regolano le vampate di calore in menopausa, risolvendo anche stati di ansia e depressione legati a questa fase della vita femminile.

Rafforzamento delle ossa e funzionalità del sistema muscolare

Il magnesio aiuta le ossa a rafforzarsi, fissando calcio e fosforo e intervenendo nelle cellule specializzate nella costruzione del tessuto osseo. Previene l’artrite e l’osteoporosi. Inoltre aiuta a prevenire l’insorgenza di crampi e di contratture neuromuscolari.

Effetti sulla pelle

Il magnesio riesce a purificare la pelle. Proprio per questa sua caratteristica, viene usato nei trattamenti dell’acne. E’ un antibatterico e un antinfiammatorio naturale, per questo riesce ad agire contro i brufoli, visto che questi ultimi sono causati da infiammazioni cutanee provocate dai batteri.

Regolazione del metabolismo

Il magnesio interviene nella regolazione del metabolismo. Viene utilizzato nel trattamento dell’obesità e come aiuto per dimagrire. Diminuisce i livelli di trigliceridi nel sangue e mantiene elevati quelli del colesterolo buono. Regola il glucosio. Svolgendo un’azione calmante sul sistema nervoso, evita l’eccessivo consumo di cibo dovuto allo stress.

Aiuta contro il rischio cardiovascolare

Un gruppo di ricercatori giapponesi dell’Università di Osaka in Giappone ha condotto uno studio, pubblicato su Atherosclerosis, sull’importanza del magnesio per la salute dell’uomo. La ricerca, durata ben 15 anni, ha coinvolto 58 mila adulti con un’età compresa tra i 40 ed i 79 anni. I ricercatori hanno sottolineato la differenza di efficacia di questo nutriente, nelle donne e negli uomini, ed anche in base all’età.

Inizialmente si sono messi a confronto gruppi di donne che assumevano alte o basse concentrazioni di magnesio. Le volontarie che consumavano circa 274 mg di magnesio al giorno, rispetto a quelle che ne assumevano circa 174 mg, presentavano un rischio cardiovascolare più basso del 36%.

Questo per quanto riguarda le donne; per gli uomini, invece, un alto consumo di magnesio è risultato inversamente associato ad un rischio di emorragia cerebrale. Quello che gli studiosi intendono sottolineare è il potere protettivo che ha nei confronti di alcune patologie, molto diffuse e responsabili di molti casi di complicazioni e di decessi. Tra le proprietà del magnesio va ricordato che è in grado di ridurre l’infiammazione che sta alla base dell’arteriosclerosi, controllare la pressione arteriosa e ridurre le aritmie cardiache.

Insomma, il sistema cardiovascolare grazie all’azione di alcuni nutrienti, compreso il magnesio, che possiamo introdurre con la dieta, può essere protetto da molti disturbi.

Alimenti che lo contengono

Molto utile per il nostro organismo è soprattutto il magnesio supremo, che si presenta sotto forma di carbonato di magnesio: si tratta di un composto che ha un alto grado di assimilabilità da parte dell’organismo.

Gli alimenti che contengono il magnesio sono soprattutto i cereali integrali, la crusca, i legumi, come la soia e i fagioli, la frutta secca, come le mandorle, le noci, le nocciole, le arachidi e i pistacchi, il cioccolato amaro, i frutti di mare e alcune verdure.

Fra queste ultime ci sono quelle a foglia larga, i cavolfiori, i broccoli, le melanzane, le rape, le patate e i pomodori.

Fra la frutta, sono da privilegiare le arance, le fragole, le ciliegie, i lamponi, le more, l’uva, l’ananas e il melone.

Quanto magnesio è necessario introdurre con l’alimentazione

Secondo alcune statistiche americane i giovani con un’età compresa tra i 19 ed i 30 anni dovrebbero assumere circa 400 mg di magnesio al giorno, gli uomini dai 31 anni in su circa 420 mg. Per quanto riguarda le donne 310-320 mg al giorno.

E dato l’effetto protettivo che questo nutriente ha nei confronti di patologie che si presentano, soprattutto, dopo una certa età (difendono l’organismo dai radicali liberi) anche gli anziani dovrebbero assumere quantità giuste di magnesio.

Le concentrazioni sono ancora oggetto di discussione tra studiosi e studiosi; è certo che l’alimentazione deve contenere anche il magnesio per proteggere la propria salute.
- from: tantasalute.it -

Olio essenziale di origano

mercoledì 3 settembre 2014

| | | 0 commenti
L'olio essenziale di origano è un rimedio naturale davvero prezioso per prendersi cura della propria salute. Ha numerose proprietà benefiche che lo vedono impiegato soprattutto per la cura dei disturbi respiratori, a partire dal comune raffreddore.


Una delle sostanze benefiche contenute nell'olio essenziale di origano è il carvacrolo, che sarebbe utile per contrastare la diffusione di diversi virus e batteri. In caso di particolari problemi di salute o di assunzione di farmaci, o per qualsiasi dubbio sull'utilizzo dell'olio essenziale di origano, chiedete maggiori informazioni al vostro erborista di fiducia. Ecco alcuni dei possibili usi dell'olio essenziale di origano.

1) Suffumigi

Uno degli utilizzi più popolari dell'olio essenziale di origano riguarda la preparazione di suffumigi per alleviare i sintomi del raffreddore e per decongestionare il naso e le vie respiratorie. Vi basterà versare due o tre gocce di olio essenziale d'origano in una pentola d'acqua bollente e respirare per alcuni minuti i vapori che si sprigioneranno. Potete unire alla preparazione anche un cucchiaino di bicarbonato di sodio, che aiuta ad ammorbidire le mucose nasali.

2) Dentifricio

Chi è solito preparare dei dentifrici fatti in casa in polvere, con il bicarbonato di sodio o l'argilla bianca, oppure in crema, a partire dal gel d'aloe vera o dalla glicerina, può aggiungere una goccia di olio essenziale di origano alla preparazione, sia per l'aroma che rinfresca l'alito che per le proprietà antibatteriche dell'origano.

3) Aromaterapia

L'olio essenziale di origano è tra i più utilizzati, insieme all'olio essenziale di timo, di eucalipto o di pino, per purificare la casa, anche e soprattutto in caso di influenza e malattie respiratorie. Calcolate di utilizzare nel bruciaessenze una sola goccia di olio essenziale di origano per ogni metro quadrato di grandezza della stanza in cui lo posizionerete.

4) Asma e bronchite

In caso di asma e bronchite, ma anche di allergie e di congestione delle vie respiratorie, può essere utile diluire 2 o 3 gocce di olio essenziale di origano in 30 ml di olio vegetale di base e massaggiare con il composto ottenuto il petto e la gola, come se si trattasse di un vero e proprio unguento curativo.

5) Artrite

Per disturbi dolorosi che possono comprendere l'artrite, la sindrome del tunnel carpale, l'indolenzimento muscolare e i reumatismi, diluite due o tre gocce di olio essenziale di origano in una piccola quantità di olio vegetale di base e massaggiate di tanto in tanto l'area interessata dal problema.


6) Dolori mestruali

Per alleviare i dolori mestruali o i sintomi della sindrome premestruale, versate da 8 a 10 gocce di olio essenziale di origano nell'acqua della vasca da bagno. Oppure versatene due o tre gocce in un olio vegetale di base, ad esempio olio di mandorle dolci o olio extravergine d'oliva, e massaggiatelo sull'addome e sulla parte bassa della schiena.

7) Difese immunitarie

Per migliorare le difese immunitarie dopo una malattia o durante la convalescenza, potrete utilizzare qualche goccia di olio esenziale (ne bastano due o tre gocce) in un diffusore a candela con contenitore, in cui verserete sia l'acqua che il prodotto stesso in gocce. In questo modo il vostro organismo beneficerà degli effetti dell'aromaterapia.

8) Indigestione

L'olio essenziale di origano ha proprietà digestive. Per questo motivo il suo impiego, sempre per uso esterno, può essere utile per alleviare i disturbi provocati da un'indigestione. Il consiglio è di diluire una piccola quantità - sempre due o tre gocce - di olio essenziale di origano in un olio vegetale e di massaggiare con questo composto il petto e l'addome.

9) Antibiotico naturale

Alcuni studi condotti di recente hanno evidenziato l'attività dell'olio essenziale di origano contro 5 differenti tipi di batteri. L'attività più elevata è stata osservata nei confronti dell' E.coli. Ciò suggerisce che l'olio essenziale di origano potrebbe essere usato regolarmente per preservare la salute dell'intestino e contro le infezioni. L'olio essenziale di origano si utilizza soprattutto come diffusore per l'aromaterapia e per i massaggi.

10) Circolazione linfatica e cellulite

Infine, i massaggi con olio essenziale di origano diluito in olio vegetale sono considerati utili, se eseguiti con costanza, per stimolare la circolazione linfatica e per contrastare e prevenire la cellulite. E' in grado di stimolare la pelle, talvolta provocando una leggera irritazione, per contribuire ad eliminare questo inestetismo.

* Controindicazioni *

L'olio essenziale di origano è molto efficace ma non privo di controindicazioni. L'impiego di olio essenziale di origano è controindicato nei bambini, nelle donne in gravidanza e durante l'allattamento. Non applicate mai l'olio essenziale di origano puro sulla pelle. Diluitelo in olio vegetale e utilizzatelo in piccole quantità. Calcolate di diluire 2 o 3 gocce di olio essenziale di origano in almeno 30 millilitri di olio vegetale a scelta (ad esempio olio di mandorle, oliva o cocco). Chi è allergico al timo, alla menta, al basilico o alla salvia potrebbe essere sensibile anche all'origano, poiché fa parte della stessa famiglia di piante. Se usato puro sulla pelle può causare irritazioni. Per questo si consigliano ancora una volta diluizione e quantità molto modeste.

Burri, pelle e capelli

martedì 2 settembre 2014

| | | 0 commenti
Parlare di "burri" sembra un'impresa facile, invece richiede molto tempo, perchè ne esistono davvero tanti ed ognuno con caratteristiche e peculiarità specifiche. Oggi parleremo del burro di Karitè e del burro di Cacao, facilmente reperibili e che si prestano a diversi utilizzi. Se vi interessa avere notizie riguardo ad un burro in particolare non esitate a scrivermi all'indirizzo e-mail che trovate qui a fianco nella colonna di destra.


Burro di Karitè

Nome botanico: Vitellaria Paradoxa Sp. Nilotica o Butyrospermum parkii Sp. Nilotica

Il  Karitè, albero che può raggiungere un'altezza compresa tra i 10 e i 15 metri e il diametro del cui tronco tocca facilmente il metro, considerato sacro in numerosi paesi africani, viene prodotto partendo da delle noci (i suoi semi vengono anche chiamati per semplicità noci di karitè) commestibili utilizzate come alimento, ma conosciuto soprattutto per le virtù del burro cosmetico che si ottiene dalle stesse. E' grazie all'impiego del burro di karitè che le donne africane mantengono la loro pelle bella, morbida e giovane anche in età avanzata, tanto che le noci di karitè vengono considerate come il frutto dell'albero della salute e della giovinezza. Il burro di karitè grezzo è di colore tendente al giallognolo e presenta un caratteristico odore dolciastro, non da tutti gradito. Per l'utilizzo cosmetico si trova in commercio burro di karitè privato di ogni impurità e deodorizzato. Le sue proprietà sono davvero numerose, vediamo di citarne alcune.

Cura della pelle
  • burro morbido e cremoso facilmente assorbibile dalla pelle, lascia la pelle vellutata e liscia
  • la pellicola che lascia dolcemente sulla pelle previene la disidratazione della stessa ed aiuta a rigenerare il film idrolipidico e riequilibria le pelli secche
  • i fitosteroli in esso contenuti aiutano a riparare e addolcire la pelle
  • antiossidante per la sua alta componente in insaponificabili aiuta a combattere gli effetti dannosi del tempo
  • rigenerante aiuta il processo di guarigione ed il rinnovamento cellulare
  • emolliente: lascia la pelle morbida ed elastica
  • buona stabilità in quanto non irrancidisce facilmente
Indicazioni
  • cura della pelle secca e disidratata
  • cura della pelle danneggiata, irritata, maltrattata (freddo, sole, vento)
  • cura della pelle matura, antinvecchiamento
  • cura delle labbra
  • aiuto in caso di smagliature e cicatrici
Il burro a temperatura ambiente è perfetto per essere massaggiato sulla pelle ancora umida dopo la doccia. In questo modo massimizzeremo l'effetto idratante e la penetrazione cutanea.
Il burro di karitè può essere utilizzato anche da parte degli uomini come crema da barba e per rimarginare i taglietti che possono presentarsi dopo aver utilizzato il rasoio. Allo stesso modo può essere utile alle donne dopo la depilazione.

Cura dei capelli
  • nutre, protegge e liscia i capelli
  • ridona luce, brillantezza e bellezza
Indicazioni
  • per capelli secchi, danneggiati, con doppie punte
  • per disciplinare capelli ricci, crespi e ribelli
Sinergie con:
  • ceramidi, phytokeratina, proteine della seta per ristrutturare i capelli, filmarli delicatamente, proteggerli e renderli lucidi
  • olio di ricino e olio essenziale di Ylang-Ylang per donare forza e bellezza
  • olio essenziale di camomilla tedesca e curcuma in polvere per prendersi cura dei capelli biondi o con riflessi biondi
  • polvere di noce e castagno per la cura dei capelli castani
Istruzioni per l'applicazione e consigli per l'uso
  • molto flessibile, il burro è ideale da applicare puro, in piccole quantità, sulle punte o lunghezze secche, soprattutto sui capelli ricci, crespi o "afro", una piccolissima noce da distribuire per ridare splendore e lucentezza ai capelli.
  • maschera nutritiva  per capelli secchi: strofinare i capelli concentrandosi sulle estremità. Massaggiare i capelli e poi avvolgere in un asciugamano caldo. Mantenere se possibile durante la notte e poi procedere con lo shampoo.
  • in spiaggia, per proteggere i vostri capelli dall'acqua salata del mare e dal sole: massaggiare una piccola quantità di burro sulle lunghezze.

Burro di cacao

Nome botanico: Theobroma cacao

Una leggenda azteca svela così le origini del cacao:

“Un giovane scudiero in partenza per la guerra, in difesa dei confini dell’impero, lasciò il suo tesoro alla sua sposa, una principessa, affinché lo custodisse fino al suo rientro. All’arrivo dei nemici, interessati al tesoro, la principessa innamorata, nonostante le minacce, non svelò il luogo in cui questo era nascosto e per vendetta fu uccisa. Dal suo sangue nacque una pianta nel cui frutto erano nascosti dei semi amari come la sofferenza, forti come la sua virtù e rossi come il sangue: era la pianta del cacao”.

L'albero del cacao è un albero originario delle foreste tropicali del Centro e Sud America. Oggi è coltivato soprattutto in Africa occidentale, dove si adatta molto bene al clima.
Il burro di cacao, è un derivato estratto dai semi della medesima pianta. I semi contengono più del cinquanta per cento di questa sostanza, che viene estratta mediante un processo di pressatura; il burro di cacao viene poi esposto a temperature molto alte. L’utilizzo di questa sostanza è molto diffuso nell'industria cosmetica, come ammorbidente per le labbra, o per la produzione di creme e rossetti. Il burro di cacao è altresì utilizzato dall'industria farmaceutica per il rivestimento di supposte e compresse. Solitamente questa sostanza, presenta una colorazione chiara, tendente al giallognolo, non unge ed ha un odore dolce molto gentile; si presenta compatto, e molto denso, pur contenendo un numero elevato di grassi. Una volta prodotto, il burro di cacao, si mantiene solido, (a temperatura ambiente), tende invece a sciogliersi a temperature abbastanza alte. Nel mondo della cosmesi, il burro di cacao è largamente utilizzato per le sue proprietà emollienti, addolcenti ed idratanti. Questo grasso sprigiona un’azione benefica sull'epidermide, restituendo idratazione, e lucentezza. Se si pensa al burro di cacao, lo si associa immediatamente alle labbra: parte del viso estremamente delicata, le labbra, a causa di una serie di fattori, quali il freddo, la secchezza, la tendenza alle screpolature, manifestano striature che le rendono opache. Queste stesse striature, possono trasformarsi in piccole pellicine che sollevandosi inducono sanguinamenti e lievi ferite. Le labbra secche, dunque, vanno curate non solo per una questione specificamente estetica, ma anche per ovviare a possibili infezioni causate dalle screpolature. Il burro di cacao, è il prodotto ideale per la cura e la tutela delle labbra secche: applicato delicatamente sui margini inferiore e superiore delle labbra, crea uno strato protettivo e morbido, lasciando la bocca piacevolmente idratata. Il burro di cacao lascia una patina lucida, che è assolutamente piacevole per migliorare l’estetica del viso. Oltre che per le labbra secche, il burro di cacao, può essere utilizzato anche per idratare e proteggere la pelle del viso e del collo, dove va applicato con un leggero massaggio. Il burro di cacao, possiede proprietà schiarenti, per cui può essere utilizzato per qualsiasi parte del corpo che presenti specifici arrossamenti.

Cura della pelle:
  • potente antiossidante aiuta a combattere contro gli effetti dannosi del tempo che passa
  • stimola la sintesi del collagene restituendo tono ed elastcità alla pelle
  • gourmand e nutriente profuma deliziosamente i cosmetici apportando la nota dolce del cioccolato
  • nutriente e protettivo i suoi acidi grassi ammorbidiscono ogni tipo di pelle
  • il resveratrolo,  composto della famiglia dei polifenoli, fitosteroli e squalene, dona un effetto calmante.
  • la teobromina, una molecola dagli effetti simili alla caffeina, ha un effetto lipolitico riconosciuto: promuove l'idrolisi e la degradazione dei lipidi nelle cellule adipose.
Indicazioni
  • cura delle pelli normali e secche
  • antivecchiamento per pelli mature
  • effetto snellente
  • per massaggi e applicazioni ammorbidenti, golosi e sensuali
Sinergie con:
  • oli vegetali di: argan, rosa canina, borragine e enotera Fico, oli essenziali di incenso, rosa damasco, palissandro, legno di Ho per le pelli mature
  • oli vegetali di: germe di grano, avocado, oliva,  mandorle dolci per la pelle molto secca.
  • oli essenziali di pompelmo, cipresso verde per un effetto dimagrante.
Cura dei capelli
  • restituisce vitalità ai capelli secchi
  • dona protezione contro la disidratazione
Indicazioni
  • disciplina i capelli ricci e crespi
  • in caso di doppie punte e capelli che si spezzano
  • ottimo condizionante 
Sinergie con:
  • oli vegetali di: Cocco, Yangu, e altri tipi di burro cura dei capelli secchi.
  • ceramidi, olio di ricino, olio essenziale di Ylang-Ylang per abbellire i capelli, e renderli lucidi e profumati.
  • proteine ​​della seta e riso, phytokératina, provitamina B5 per nutrire i capelli.

Oleoliti che passione!

lunedì 1 settembre 2014

| | | 0 commenti
Gli oleoliti sono dei macerati oleosi ottenuti principalmente da fiori e piante, ma anche da spezie e ortaggi. Gli oleoliti si conservano al buio in contenitori di vetro scuro per circa un anno. Per garantire una conservazione migliore, potrete aggiungere ai vostri oleoliti qualche goccia di vitamina E (da acquistare online, in erboristeria o in farmacia). Per la preparazione casalinga degli oleoliti potrete utilizzare olio extravergine oppure altri oli vegetali, come l'olio di riso o di jojoba. Gli oleoliti sono adatti per massaggiare la pelle. Possono semplicemente profumarla, ma anche svolgere un effetto nutriente, rilassante o tonificante, a seconda degli ingredienti prescelti. Ecco tante ricette di oleoliti da preparare in casa.


1) Oleolito di calendula

Lasciate essiccare al sole una manciata di fiori freschi di calendula. Versate i fiori in un vasetto di vetro e riempitelo con olio extravergine di oliva. La proporzione tra fiori e olio dovrebbe essere circa 1:10 Esponete il vasetto al sole per 3/4 settimane. Terminata la fase di riposo e macerazione filtrate il tutto con una garza e conservate l'oleolito di calendula in una bottiglietta di vetro scuro. L'oleolito di calendula ha proprietà lenitive, antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti. 

2) Oleolito di gelsomino

Per preparare l'oleolito di gelsomino, raccogliete i suoi fiori freschi, preferibilmente la sera. Riempite un vasetto di vetro con olio di jojoba o di riso. Lasciate cadere uno ad uno i fiori di gelsomino nel vasetto senza schiacciarli. Potete aggiungere via via altri fiori durante tutto il periodo della fioritura e, eventualmente, dell'altro olio.

3) Oleolito al caffè

Ecco la ricetta per preparare l'oleolito al caffè. Si tratta di un macerato oleoso che vanta proprietà drenanti e che può essere utile nel trattamento delle rughe di espressione e della cellulite. Per prepararlo vi serviranno 20 gr di chicchi di caffè, 80 gr di alcol alimentare a 95 gradi e 600 gr di olio d'oliva o girasole. Potrete filtrare il preparato dopo 5 giorni e lasciarlo decantare per altri 10.

4) Oleolito di iperico

Potrete preparare l'oleolito di iperico lasciando macerare in olio extravergine le sommità fiorite della pianta per 15-30 giorni. Riempite per metà con i fiori freschi di iperico un barattolo capiente e colmatelo di olio extravergine fino a 2 centimetri dal bordo. Chiudete il barattolo ed esponetelo alla luce del sole. Agitate una volta al giorno. Dopo 15-30 giorni, quando l'olio avrà assunto il caratteristico colore rosso, filtrate l'oleolito e conservatelo al buio in bottigliette di vetro scuro. L'oleolito di iperico è utile per massaggi muscolari e frizioni in caso di dolori articolari, artrite e reumatismi, ma anche per la cura della pelle e in caso di mal di schiena.

5) Oleolito alla vaniglia

L'oleolito alla vaniglia è particolarmente adatto per massaggiare e profumare la pelle dopo la doccia, Per preparare in casa l'oleolito alla vaniglia vi serviranno 250 ml di olio di riso o di jojoba e una bacca di vaniglia. Con un coltello incidete la bacca di vaniglia e lasciatela riposare in un barattolo o in una bottigliette di vetro per due settimane, al buio. Agitate il barattolo ogni giorno. Trascorso il tempo di riposo, filtrate l'oleolito e trasferitelo in una bottiglia di vetro scuro con l'aiuto di un colino e di un imbuto.

6) Oleolito di lavanda

Per preparare l'oleolito di lavanda vi serviranno 150 grammi di fiori di lavanda freschi e 500 ml di olio extravergine d'oliva (o altri oli meno "odorosi"). Versate il tutto in un barattolo di vetro capiente a chiusura ermetica. Esponete il barattolo al sole per un mese, ricordando di agitarlo ogni giorno. Quindi filtrate l'oleolito di lavanda e conservatelo al buio in bottigliette scure e ben chiuse. E' utile per lenire la pelle in caso di punture di zanzara e per massaggi rilassanti.

7) Oleolito di carota

Preparate  l'oleolito di carota utilizzando olio di riso e di girasole bio in parti uguali e carote fresche. Anche il solo olio extravergine è adatto per la preparazione di questo oleolito. Calcolate di utilizzare 150-200 gr di carote su 500 ml d'olio. Dovrete sminuzzare le carote e tritarle abbastanza finemente, versarle in un barattolo e riempirlo con gli oli indicati. Lasciate riposare al buio per 20 giorni, filtrate e conservate in bottigliette di vetro scuro. L'oleolito di carota è adatto da applicare dopo la doccia e come doposole.

8) Oleolito allo zenzero

Per preparare l'oleolito di zenzero, rimuovete la parte esterna da una radice e tagliatela a fettine. Versate lo zenzero in un barattolo di vetro e colmatelo d'olio extravergine. Lasciate riposare al buio per una settimana e agitate di tanto in tanto. Potrete utilizzare questo olio sia come condimento che per un massaggio riscaldante. Potrete inoltre preparare un olio da massaggio allo zenzero da utilizzare in caso di forfora, caduta dei capelli, mal d'orecchio e mal di testa.

9) Oleolito alla camomilla

Per preparare l'oleolito di camomilla vi serviranno 500 millilitri di olio extravergine d'oliva e 100 grammi di capolini di camomilla secchi. Versate i capolini di camomilla in un barattolo di vetro abbastanza capiente e riempitelo con l'olio. Lasciate riposare per 20 giorni a temperatura ambiente e agitate il barattolo una volta al giorno. A questo punto potrete filtrare l'oleolito con un colino e trasferirlo in una bottiglia di vetro scuro. L'oleolito di camomilla è adatto per nutrire la pelle, anche la più delicata.

10) Oleolito alla curcuma

Potrete preparare il vostro oleolito alla curcuma per uso alimentare e cosmetico in modo davvero semplice. Vi serviranno 500 ml di olio extravergine o di olio di sesamo e 3 cucchiaini di curcuma in polvere. Versate i due ingredienti in un barattolo e lasciate macerare per una settimana, quindi filtrate e travasate il tutto in una bottiglia scura. L'oleolito di curcuma è un ottimo antirughe. Lo potrete utilizzare anche come impacco antiforfora e per rendere i capelli più forti.

Olio ayurvedico per massaggio del viso.

mercoledì 27 agosto 2014

| | | 0 commenti
Facendo seguito ai miei post relativi alle zone riflesse del viso, che potete trovare nell'altro mio blog seguendo questo link: "analisi del viso attraverso segni e rughe", oggi vi propongo un olio ayurvedico rivitalizzante per il massaggio del viso. 


Cosa occorre:
  • minifrusta o spatolina
  • bilancina di precisione o cucchiai graduati
  • imbutino
  • ciotoline in vetro
  • filtro in carta per il caffè
  • 1 bottiglietta da 30 ml con erogatore (tipo quella della foto di cui sotto)

Ingredienti:
  • Olio di Argan Bio 40 g
  • Tulsi in polvere 4,5 g
  • Amla in polvere 2,3 g
  • Olio essenziale di Basilico Sacro 5 gocce
  • Olio essenziale di Elicriso italico 5 gocce
  • Olio essenziale di Geranio bourbon 5 gocce
  • Olio essenziale di Mirto verde 5 gocce
Procedimento prima parte

Per prima cosa dovremo creare il macerato ayurvedico. 
  1. Trasferiamo l'olio di Argan in una ciotolina
  2. Aggiungiamo all'olio la polvere di Tulsi e la polvere di Amla
  3. Mescoliamo accuratamente e lasciamo macerare per 24 ore
  4. Mescoliamo di tanto in tanto durante il giorno
  5. Passate le 24 ore filtriamo il macerato facendo uso del filtro in carta per il caffè avendo cura di spremere bene il composto
  6. Il nostro macerato è pronto per l'uso

Procedimento seconda parte
  1. Trasferiamo il macerato oleoso di Amla e Tulsi in una ciotolina
  2. Aggiungiamo gli oli essenziali e mescoliamo bene aiutandoci con la mini frusta o la spatolina
  3. Trasferiamo il composto nella bottiglietta facendo uso dell'imbutino se necessario
Il nostro olio ayurvedico è pronto. Il massaggio ayurvedico del viso allevia la tensione, rilassa e dona energia al nostro viso e al nostro corpo nel suo insieme, stimolando la circolazione. Rivitalizzante, questo olio da massaggio dona alla pelle il suo splendore originario!

Pancia gonfia: 10 rimedi naturali per il gonfiore addominale.

martedì 26 agosto 2014

| | | 0 commenti
Pancia gonfia e gonfiori addominali. Ecco alcuni fastidi che potrebbero essere risolti migliorando il proprio stile alimentare e cercando di prendersi cura di sé in maniera naturale. Ricordarsi di masticare lentamente e dedicarsi maggiormente al movimento rappresentano buone abitudini che potrebbero essere parte della soluzione al problema. Qui di seguito alcuni rimedi naturali considerati utili in proposito per sconfiggere i gonfiori addominali.


1. Peperoncino

Il peperoncino, con particolare riferimento al pepe di Cayenna, viene considerato come un alimento adatto a prevenire i gonfiori addominali in quanto in grado di favorire la digestione, accelerare il metabolismo ed i processi di assorbimento delle sostanze nutritive, oltre che di eliminazione di gas e tossine. Tali proprietà benefiche sono attribuite al peperoncino per via della presenza al suo interno di una sostanza denominata capsaicina.

2. Finocchio

Finocchio e tisana a base di semi di finocchio si rivelano due importanti alleati nel prevenire la pancia gonfia. Consumare finocchi e tisane al finocchio rappresenta una buona abitudine, adatta a favorire la digestione ed a prevenire e sconfiggere i gonfiori. I finocchi possono essere consumati sia cotti che crudi, mentre la tisana può essere bevuta sia calda, che tiepida, oppure fredda, trasferendola in una bottiglietta da portare con sé nel corso della giornata.

3. Mela

Una mela al giorno leva il medico di torno, come sostiene un antico detto popolare ormai considerato veritiero anche da parte della scienza. Arricchire la propria alimentazione con frutti ricchi di fibre come le mele permette di favorire il traffico intestinale, di migliorare la digestione e di prevenire gonfiori addominali. Un vero e proprio toccasana per la salute.

4. Tisana all'anice

La tisana all'anice è considerata come un ottimo rimedio naturale per placare il gonfiore addominale dovuto ad una cattiva digestione. A seguito di un pasto più abbondante del solito, assumere una tisana a base di anice può essere d'aiuto per eliminare i gonfiori in breve tempo e rendere più agevole la digestione. Le dosi di assunzione e la quantità di prodotto da utilizzare per la preparazione della tisana di anice possono variare in base alla situazione di salute individuale. E' bene rivolgersi ad un erborista.

5. Carbone vegetale attivo

Il carbone vegetale attivo costituisce un rimedio naturale frequentemente consigliato nel caso in cui si presentino dei gonfiori addominali persistenti. Esso può essere acquistato in erboristeria o nei negozi di prodotti naturali ed è solitamente presente in vendita sotto forma di capsule o di tavolette da assumere accompagnate da abbondante acqua. In alcuni casi è possibile che venga consigliata una vera e propria cura a base di carbone vegetale attivo. E' utile la consultazione di un esperto per comprendere se tale rimedio possa essere adatto alla propria situazione.

6. Acqua

In taluni casi il gonfiore addominale potrebbe essere provocato da ritenzione idrica. E' probabile che non si stia bevendo acqua a sufficienza nel corso della giornata e che l'organismo stia faticando ad eliminare le tossine ed i liquidi in eccesso, che possono talvolta accumularsi a livello dell'addome. E' dunque possibile valutare se la propria assunzione giornaliera di liquidi, con particolare riferimento all'acqua, sia da considerare insufficiente e cercare di bere di più, al fine di comprendere se la situazione di gonfiore in questo modo possa migliorare.

7. Evitare i cibi lievitati

In alcuni casi un gonfiore addominale apparentemente ingiustificato potrebbe essere dovuto ad una intolleranza alimentare. Alcuni alimenti contenenti lievito di tipo industriale potrebbero essere la causa di gonfiore e di cattiva digestione. Attraverso appositi test è possibile scoprire se il gonfiore addominale può essere causato da un'intolleranza. Le intolleranze ai lieviti, al glutine o ai latticini possono presentare il gonfiore addominale tra i propri sintomi. In caso di dubbio, è bene consultare un esperto. In generale, anche in assenza di intolleranze, ma in presenza di gonfiore addominale, pietanze fritte ed eccessivamente condite o pesanti andrebbero evitate, al fine di non appesantire la digestione.

8. Zenzero

Lo zenzero non rappresenta unicamente una spezia tuttofare in cucina, ma anche un rimedio naturale utile non soltanto in caso di tosse, raffreddore o mal di gola, ma anche per prevenire e combattere i gonfiori addominali. In questo caso è possibile provare ad assumere delle tisane preparate utilizzando della radice di zenzero. Lo zenzero in polvere o grattugiato può essere utilizzato per il condimento di pietanze come i legumi, al fine di migliorarne la digeribilità.

9. Movimento

Il gonfiore addominale può essere accentuato da fenomeni come cattiva digestione, funzionamento irregolare dell'intestino e sedentarietà. La digestione viene favorita dal movimento, ritenuto importantissimo per la regolarità intestinale, soprattutto a fronte di una vita particolarmente sedentaria. Semplici camminate effettuate con costanza possono essere d'aiuto. E' possibile inoltre affidarsi ad un insegnante di yoga competente, che saprà indicarvi le posizioni migliori, adatte ad attenuare il problema del gonfiore addominale.

10. Masticare lentamente

Spesso ce ne dimentichiamo, ma la digestione degli alimenti inizia nella nostra bocca, attraverso il contatto dei cibi con gli enzimi contenuti nella saliva e grazie alla masticazione. Masticare lentamente ed a lungo permette che la digestione degli alimenti venga facilitata, una volta che essi passeranno allo stomaco e attraverso l'intestino. Il gonfiore addominale potrebbe essere dovuto semplicemente a pasti consumati di fretta e ad una masticazione insufficiente. Compiere un tentativo per rallentare e migliorare il proprio modo di masticare certamente non nuoce alla salute e potrebbe contribuire a risolvere il problema del gonfiore addominale.
- from: Greenme.it -